Ecco il problema che ho affrontato nel mio appartamento milanese: open space bellissimo ma gli odori della cucina invadevano tutto! Dopo quindici anni passati in cucine professionali, so quanto è importante avere spazi definiti.

Ho testato undici soluzioni diverse e oggi ti racconto quelle che funzionano davvero. Vedrai che separare cucina e soggiorno senza costruire muri è più facile di quanto pensi! 👨‍🍳

Perché separare cucina e soggiorno (anche negli open space)

L’open space è bellissimo ma fidati di me: quando cucini un soffritto di cipolla o friggi pesce, tutto l’appartamento si riempie di odori! Serve una separazione, anche leggera, per contenere vapori e odori nella zona cucina.

Inoltre separare gli spazi ti aiuta a mantenere ordine. La cucina può essere in disordine mentre cucini, ma il soggiorno resta presentabile per gli ospiti. Psicologicamente fa una differenza enorme!

E poi c’è l’aspetto estetico. Una separazione ben fatta definisce le funzioni, crea intimità e rende gli spazi più accoglienti. La nonna diceva sempre: ogni cosa al suo posto, ogni posto la sua cosa!

1. Isola cucina con piano snack (la mia preferita)

Questa è la soluzione che ho scelto per casa mia e non tornerei mai indietro! Un’isola centrale con piano cottura da un lato e piano snack dall’altro. Cucino sul fornello, gli ospiti mangiano dall’altra parte e chiacchieriamo mentre lavoro.

Il segreto è fare l’isola alta almeno novanta centimetri, meglio novantacinque. Così nasconde pentole e disordine ma permette di vedere e parlare con chi sta nel soggiorno. L’altezza giusta fa tutta la differenza!

Se hai spazio per un’isola di almeno centoventi centimetri di larghezza, falla! È l’investimento migliore per un open space. Io ci ho aggiunto anche mensole sotto per pentole e piatti. Praticissima!

2. Libreria bifacciale (elegante e funzionale)

Una libreria alta fino al soffitto separa senza chiudere completamente. Da un lato metti libri di cucina e stoviglie, dall’altro libri e oggetti decorativi del soggiorno. Funziona benissimo e costa poco!

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Il trucco è lasciare alcuni spazi vuoti a diverse altezze. Così la luce passa e gli spazi comunicano visivamente. Non deve essere un muro pieno, ma una separazione leggera che definisce le zone.

Io ho aggiunto anche una sezione con sportelli nella parte bassa lato cucina. Perfetta per nascondere pentole e cose meno belle da vedere. Dall’altro lato resto aperta per i libri del soggiorno.

3. Parete vetrata o vetrocemento (soluzione da chef)

Nei ristoranti moderni si usa sempre più il vetro per separare la cucina dalla sala. Blocca odori e rumori ma mantiene la vista e la luce. È fantastico! Costa di più ma vale ogni euro.

Il vetrocemento è perfetto se vuoi privacy ma anche luminosità. Io l’ho visto in tante case moderne ed è elegantissimo. Puoi fare una parete parziale, magari solo due metri di altezza, e sopra lascio aperto.

4. Tende a pannello o binario (economica e versatile)

Questa soluzione mi ha salvato quando ero studente con budget zero! Un binario a soffitto con tende a pannello che scorri quando serve. Cucino con le tende chiuse per contenere odori, finisco e apro tutto. Semplicissimo!

Scegli tessuti lavabili perché si sporcano con i vapori della cucina. Io uso tende in cotone pesante che lavo ogni due mesi. Tornano sempre perfette e costano poco da sostituire se serve.

5. Bancone bar con sgabelli (salva spazio)

Se lo spazio è poco, un bancone bar stretto di quaranta centimetri separa e crea zona pranzo veloce. Perfetto per colazioni e pranzi veloci! Dal lato cucina ci appoggi elettrodomestici, dal lato soggiorno gli sgabelli.

Il bancone deve essere alto centodieci centimetri per sgabelli alti. Questa altezza nasconde bene il piano di lavoro della cucina quando sei seduto nel soggiorno. Trucco da architetti che funziona sempre!

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6. Mensole sospese a diverse altezze

Mensole galleggianti disposte in modo sfalsato creano una separazione visiva leggera. Ci metti piante, libri, oggetti decorativi. Non blocca completamente ma definisce chiaramente i due spazi.

Il segreto è alternarle: una a centosessanta centimetri, la successiva a centoventi, poi una a duecento. Questo movimento verticale crea una “parete virtuale” molto bella esteticamente!

7. Penisola con pensili alti

Una penisola che parte dal muro con pensili alti sopra separa perfettamente. I pensili bloccano la vista del piano cottura dal soggiorno ma lasciano passare luce e aria. Nei piccoli appartamenti è la soluzione ideale!

Fai i pensili profondi solo trenta centimetri dal lato soggiorno, così non ingombrano visivamente. Dal lato cucina puoi farli standard di trentacinque centimetri. Massimo spazio, minimo ingombro!

8. Piante alte e grandi (verde e funzionale)

Una fila di piante alte in vasi grandi separa naturalmente gli spazi. Io uso ficus benjamin alti due metri, perfetti! Assorbono anche gli odori e purificano l’aria. Due piccioni con una fava!

Le piante devono essere resistenti e adatte alla luce che hai. Meglio chiedere in vivaio quali piante stanno bene nel tuo ambiente specifico. Non tutte le piante sopportano i vapori della cucina!

9. Separé o pannelli giapponesi (minimal e chic)

I pannelli scorrevoli in stile giapponese sono elegantissimi e funzionalissimi. Li apri quando vuoi spazio aperto, li chiudi quando cucini. Perfetti per chi vuole flessibilità totale!

Puoi farli anche tu con pannelli di legno leggero montati su binari. Costano poco e l’effetto è stupendo. Io li ho visti in tanti loft moderni e funzionano benissimo.

10. Diversi livelli di pavimento (soluzione da architetto)

Se stai ristrutturando, valuta di alzare leggermente il pavimento della cucina di dieci-quindici centimetri. Questo gradino separa visivamente e psicologicamente i due ambienti senza bisogno di altro!

È una soluzione permanente che richiede lavori, ma funziona incredibilmente bene. Nei ristoranti moderni si usa spesso per definire le zone senza pareti.

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11. Mobile bifacciale basso (pratico e discreto)

Un mobile basso di centoventi centimetri di altezza separa senza chiudere. Da un lato è dispensa della cucina, dall’altro è mobile del soggiorno. Sfrutta lo spazio al massimo!

Il piano superiore può diventare mensola lato soggiorno per foto e piante, e piano di lavoro extra lato cucina. Due funzioni in un unico mobile, la nonna approverebbe!

Trucchi di Marco per scegliere bene

Prima di decidere, vivi lo spazio per una settimana e osserva come ti muovi. Dove passa più spesso? Dove ti serve privacy? Dove invece vuoi comunicazione? La separazione giusta dipende dalle tue abitudini!

Considera sempre la cappa aspirante potente. Anche con la migliore separazione, se la cappa non funziona bene gli odori invadono tutto. Io ho una cappa da novecentoquaranta metri cubi l’ora e fa miracoli!

Pensa alla luce naturale. La separazione non deve bloccare le finestre o creare zone buie. Usa materiali trasparenti o semitrasparenti dove serve mantenere la luminosità.

Il mio consiglio finale

La soluzione perfetta dipende dallo spazio che hai, dal budget e da come vivi la casa. Se cucini tanto come me, investi in una separazione seria come isola o vetrata. Se cucini poco, bastano tende o piante! ✨

Il segreto è non aver paura di sperimentare. Io ho provato tre soluzioni diverse prima di trovare quella perfetta per me. A volte serve tempo per capire cosa funziona davvero nel tuo spazio specifico.

Ricorda: la cucina è il cuore della casa ma non deve invadere tutto! Una buona separazione ti permette di cucinare in pace e vivere il soggiorno in modo piacevole. Equilibrio, sempre!

Hai separato cucina e soggiorno? Raccontami che soluzione hai scelto nei commenti, sono curioso di vedere cosa funziona per te!